Sabato 3 nov 12 di Emanuele Renzi Cari amici,
Gesù ci invita ogni giorno a camminare nell’umiltà, ad essere miti e semplici. Ma cosa significa, concretamente? Il Vangelo odierno ci dice infatti che Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato. Per comprendere meglio, meditiamo insieme, con calma e dolcezza, queste belle parole che San Pio da Pietralcina ha scritto su questo argomento: L’umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, per cui tante anime restano con la loro ‘sete’, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio.
Pensare che ogni mattina Gesù fa l’innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell’umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire… Quando non ne possiamo più, allora, fermiamoci, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. Cari amici, quando sentiamo che i nostri desideri smodati, giudizi affrettati, azioni violente e voci grosse si agitano per uscire da noi, fermiamoci un momento e invochiamo lo Spirito Santo, perché ci doni la grazia dell’umiltà.
Buona domenica, sia lodato Gesù Cristo
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