Cari amici,
fino a quando è opportuno fidarsi del Signore? A volte la vita è dura, lo sappiamo. Dio vuole vedere fino a che punto crediamo in Lui e ci fidiamo di Lui. Nel momento della prova (qui esaminerò casi di esigenze materiali) non c’è altro da fare: volgendo lo sguardo alla croce ripensiamo a Gesù, che si è donato completamente per la nostra salvezza. Anche se siamo nella disperazione più grande iniziamo a lodare il Signore, origine di ogni bene. Lodiamolo e benediciamo il Suo nome anche per la sofferenza che stiamo vivendo e Lui non tarderà a mostrarsi. Tante volte facesse tardi (può capitare, dipende da quanto è grande il progetto che ha su di noi, ahi ahi :D) supplichiamolo con tutto noi stessi. Qualche esempio: “Signore, se davvero vuoi che io faccia questa cosa, se vuoi che trovi i fondi per portare avanti questo determinato progetto, se vuoi che mi sposi e abbia dei figli, se desideri che la mia parrocchia riesca ad aprire questo centro per i giovani… bene, allora datti da fare e aiutami.”. Ovviamente qui si esagera, ma neanche troppo. Se siamo sicuri che Dio ci chieda qualcosa (un matrimonio, una struttura, un’attività…) e abbiamo fatto veramente tutto quello che era in nostro potere per provare a realizzarlo, ma ancora il progetto non parte e viviamo nella frustrazione, beh, mettiamoLo “alle strette” (e con rispetto, è pur sempre il Signore!): o mi aiuti a farlo o lascio tutto. Dio ci ha donato l’intelligenza, un grandissimo regalo che dobbiamo usare. Gesù ci ha insegnato come dialogare con Lui e con il Padre, cioè con affetto e umanità e desidera con tutto il Suo Cuore che Gli parliamo apertamente. Maria stessa ce lo insegna! Nella vicenda con l’angelo dove le comunica che diventerà madre, notiamo una ragazza che chiede spiegazioni concrete: ”Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?” (Lc 1,34)
Quindi, cari amici, fede, lode e supplica siano le nostre armi nel momento della prova. E che la Madonna ci sostenga.
Emanuele Renzi