Sabato 8 sett 12 di Emanuele Renzi Cari amici,
vi ricordate la parabola dei talenti? Sì dai, quella in cui il padrone, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò ad uno cinque talenti, ad un altro due e ad un terzo uno. I primi due li impiegarono subito e li fecero fruttificare, con tanto di lode del padrone. Cosa accadde, invece, a colui che ne aveva ricevuto uno solo? Lo nascose sotto terra per timore del padrone che, proprio per questo, chiamò quest’uomo “servo malvagio e pigro” (cfr Mt 25, 14-30)
Amici! Il Signore dona ad ognuno di noi dei talenti e il nostro compito è quello di utilizzarli al meglio, facendoli fruttificare. Amministrare, organizzare, insegnare, guarire, educare, dipingere, suonare, costruire… i doni che il Signore ha fatto all’uomo sono innumerevoli. Poco importa se siamo bravi solo in un campo: impegniamoci al meglio e compiremo l’opera di Dio nella nostra vita.
Sia lodato Gesù Cristo
PS: non esiste alcun uomo privo di talento. Se dici a te stesso: “non so fare nulla” cerca dentro di te, nella preghiera, e lo troverai!
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