Sabato 29 sett 12 di Emanuele Renzi Cari amici,
il titolo del pensiero di oggi, volutamente provocatorio, vuole farci soffermare su di un tema alquanto ignorato da molti di noi, credenti e lontani dall’amore del Signore. Ho partecipato al funerale di un uomo deceduto a causa di un incidente sul posto di lavoro, che lascia moglie e figli giovani. Ecco, questo fatto ha nuovamente acceso in me una scintilla, sovente dimenticata: che cos’è la morte? Come preparaci al meglio?
Se non proiettiamo la nostra vita in una dimensione di eternità, temo che gran parte delle scelte che quotidianamente facciamo, spesso ci rendono egoisti. Vigiliamo e preghiamo allora, perché non sappiamo quando sarà la nostra ora. Che la morte non ci colga impreparati, così che dobbiamo rimpiangere qualcosa.
Sia lodato Gesù Cristo
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