L’altro giorno stavo preparando un dolce e mentre mettevo in atto tutti i vari passaggi della ricetta ho avuto una super intuizione (ringraziamo lo Spirito Santo per la gentile collaborazione!).Se paragonassimo il nostro mondo affettivo ad un dolce, scopriremmo che per farlo servono gli ingredienti giusti -devono essere di qualità e non scaduti- e le giuste dosi di ognuno; ogni ingrediente, poi, va messo al momento giusto della preparazione, né prima, né dopo; ogni passaggio richiede tempo, attenzione, dedizione, cura.
Quante volte invece incontriamo o poniamo noi stessi nelle nostre relazioni ingredienti cattivi e le infarciamo di egoismi, aspettative, schemi inutili, scheletri nell’armadio. Oppure ci mettiamo troppa fretta, troppe pretese e non lasciamo il tempo agli ingredienti di amalgamarsi e al “dolce” di lievitare. Impostiamo il forno troppo alto (bruciamo le tappe) o troppo basso (non ci accorgiamo che è il tempo di “cuocere”) e non aggiustiamo la temperatura del nostro cuore.
Quando ti accingi ad amare una persona, fallo come se stessi cucinando il dolce che a te più piace! Costruisci quel rapporto e non improvvisare la ricetta al “più o meno”.
Così ne uscirà un dessert dal soave odore e la sua squisita fragranza si spargerà ovunque. Tutti potranno goderne, anche quelli che hanno smesso di avere fame e che magari non ci credono più. E potrai dire a quella persona ,sorridendo: “L’ho preparato per te”.
Quante volte invece incontriamo o poniamo noi stessi nelle nostre relazioni ingredienti cattivi e le infarciamo di egoismi, aspettative, schemi inutili, scheletri nell’armadio. Oppure ci mettiamo troppa fretta, troppe pretese e non lasciamo il tempo agli ingredienti di amalgamarsi e al “dolce” di lievitare. Impostiamo il forno troppo alto (bruciamo le tappe) o troppo basso (non ci accorgiamo che è il tempo di “cuocere”) e non aggiustiamo la temperatura del nostro cuore.
Quando ti accingi ad amare una persona, fallo come se stessi cucinando il dolce che a te più piace! Costruisci quel rapporto e non improvvisare la ricetta al “più o meno”.
Così ne uscirà un dessert dal soave odore e la sua squisita fragranza si spargerà ovunque. Tutti potranno goderne, anche quelli che hanno smesso di avere fame e che magari non ci credono più. E potrai dire a quella persona ,sorridendo: “L’ho preparato per te”.
Luana Berardinelli