Una sera di marzo mi trovavo in compagnia di amici in un posto molto speciale per me, un luogo spirituale. Ero appena uscito all’aperto per fare quattro chiacchiere, quando mi colpì….
Era sottile, leggero, ma paradisiaco. Un fantastico profumo artistico, quale mai sono stato capace di comporre. Cominciai a chiedere alle ragazze li presenti chi avesse quella meravigliosa fragranza.
Quasi tutti dissero che effettivamente si percepiva un buon profumo femminile. Il tono era floreale e cipriato (cioè dalle note di talco) e possedeva un delicato ma profondissimo sentore zuccherino (come anche il gelsomino polyanthus ne ha) e con pennellate di crema. Un capolavoro!
Ma nessuna sembrava indossarlo. Qualcuno anzi si diresse verso certe strane piante grasse per vedere se potesse provenire da la! ?
Così iniziai a fare il segugio, a inseguirne la scia…. E approdai sotto un albero di magnolia.
Ahhhh, le magnolie…. Pur essendo sera, coi boccioli praticamente chiusi e a stagione quasi conclusa, con migliaia di petali per terra e non tantissimi fiori ancora vegeti, riusciva ad incantare il creato.
Ma non pensate alla magnolia classica che si vede nei giardini o anche ad ornamento delle vie, quella con le fogliolone verde scuro che fa pochissimi fioroni bianchi.
Le magnolie più spettacolari sono altre, tipo la champaca. Hanno foglie e fiori sottili e allungati. I fiori si dirigono verso l’alto e si aprono come una campana rovesciata, e questa li aveva di colore bianco e rosaceo. E soprattutto, producono una esplosione di fiori, tanto che in piena fioritura somigliano ai ciliegi giapponesi di certe fotografie tipiche di questo paese. Non se ne riesce a distinguere neanche i rami, tanti sono.
Ecco a cosa somigliano le persone che camminano con Dio. Pur se in avanti con l’età, nella tempo della sera della loro vita e con tutte le facoltà apprezzate da questo mondo ormai in esaurimento, continuano a profumare di paradiso, ci lasceranno un ricordo indelebile della loro bellezza, un esempio da seguire, da imitare, da desiderare.
Esisteranno sempre, vivranno per sempre, le magnolie.
Era sottile, leggero, ma paradisiaco. Un fantastico profumo artistico, quale mai sono stato capace di comporre. Cominciai a chiedere alle ragazze li presenti chi avesse quella meravigliosa fragranza.
Quasi tutti dissero che effettivamente si percepiva un buon profumo femminile. Il tono era floreale e cipriato (cioè dalle note di talco) e possedeva un delicato ma profondissimo sentore zuccherino (come anche il gelsomino polyanthus ne ha) e con pennellate di crema. Un capolavoro!
Ma nessuna sembrava indossarlo. Qualcuno anzi si diresse verso certe strane piante grasse per vedere se potesse provenire da la! ?
Così iniziai a fare il segugio, a inseguirne la scia…. E approdai sotto un albero di magnolia.
Ahhhh, le magnolie…. Pur essendo sera, coi boccioli praticamente chiusi e a stagione quasi conclusa, con migliaia di petali per terra e non tantissimi fiori ancora vegeti, riusciva ad incantare il creato.
Ma non pensate alla magnolia classica che si vede nei giardini o anche ad ornamento delle vie, quella con le fogliolone verde scuro che fa pochissimi fioroni bianchi.
Le magnolie più spettacolari sono altre, tipo la champaca. Hanno foglie e fiori sottili e allungati. I fiori si dirigono verso l’alto e si aprono come una campana rovesciata, e questa li aveva di colore bianco e rosaceo. E soprattutto, producono una esplosione di fiori, tanto che in piena fioritura somigliano ai ciliegi giapponesi di certe fotografie tipiche di questo paese. Non se ne riesce a distinguere neanche i rami, tanti sono.
Ecco a cosa somigliano le persone che camminano con Dio. Pur se in avanti con l’età, nella tempo della sera della loro vita e con tutte le facoltà apprezzate da questo mondo ormai in esaurimento, continuano a profumare di paradiso, ci lasceranno un ricordo indelebile della loro bellezza, un esempio da seguire, da imitare, da desiderare.
Esisteranno sempre, vivranno per sempre, le magnolie.
Dany Zenobi
essenziere
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