Di sicuro viviamo in un’epoca di secolarizzazione e la fede viene segregata all’ultimo posto, svuotando di anno in anno le nostre chiese. Poiché però non mi sento un pessimista e credo che le cose possano migliorare, sono convinto che preghiera, formazione e proposte creative siano risposte credibili per andare incontro a quello che stiamo vivendo. Infatti, se da un lato la spiritualità cristiana sembra perdere interesse, dall’altro esiste un problema troppo trascurato che non aiuta nel coinvolgimento delle attività comunitarie nelle nostre parrocchie: la qualità della comunicazione e i mezzi utilizzati.
Quando nostro Signore Gesù insegnava utilizzava un linguaggio semplice e adatto ai suoi ascoltatori (ricordate? “il Regno dei Cieli è simile…”). Questo dovrebbe farci riflettere ogni giorno sul perché sia importante capire il linguaggio adottato dalle persone del nostro tempo, un linguaggio che mai come prima d’ora cambia di anno in anno.
Le nostre comunità non possono più far finta di sentirsi “abbastanza comunicative” solo perché la cerchia dei vicinissimi al parroco è a conoscenza dell’incontro del martedì, degli orari delle feste, delle attività svolte dal gruppo catechisti ecc…. Il Papa ci invita, nel'”Evangelii Gaudium”, ad uscire, ad andare nelle periferie dell’esistenza, ad arrivare veramente a tutti.
Per fare questo è necessario parlare il linguaggio delle persone ed essere dove già sono. E dove possiamo trovare i fratelli e le sorelle delle nostre comunità? Lasciamo spazio ai dati: 66% degli italiani naviga su internet 8 ore e 18 minuti al giorno e il 52% è presente sui social, arrivando ad utilizzare questi per ben 2 ore al giorno (fonte: http://www.metup.it/2017/02/01/social-media-italia-2017/).
Questo ci dovrebbe subito far pensare: la nostra comunità sta lavorando attivamente su questo versante?
È per questo che una parrocchia dovrebbe iniziare da subito a mettere le fondamenta della sua presenza online munendosi di un sito internet moderno, facilmente fruibile dai dispositivi mobili, integrato con i social, aggiornato e pronto ad adattarsi a tutti i cambiamenti che il mondo della comunicazione moderna ci presenta anno dopo anno. A tal proposito scopri la nostra proposta.
Non solo gli appuntamenti della settimana, ma anche testimonianze sul gruppo estivo, intenzioni di preghiera, necessità del centro d’ascolto, proposte per la catechesi, lectio…
Tutto il progetto “Pane Fresco” si propone di aiutare parroci e animatori pastorali in questo cammino di digitalizzazione, affinché si realizzino sempre più e meglio le parole del Signore: “mi sapete testimoni tino ai confini della terra ” (Atti 1,8)
Emanuele Renzi ideatore Pane Fresco
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