Il film 1815. Nella prigione di Digne, in Francia, il prigioniero 24601, il cui vero nome è Jean Valjean, viene rilasciato sulla parola da una guardia carceraria, Javert, dopo esser stato condannato ai lavori forzati per 19 anni dopo aver rubato un tozzo di pane per sfamare sua sorella e il figlio di quest’ultima, che rischiava la morte. Javert consegna a Valjean un foglio che denota quest’ultimo come un uomo pericoloso e che di conseguenza lo renderà un emarginato. Infatti, nessuno ospita Valjean a parte il pio e caritatevole Vescovo Myriel. Nonostante l’ospitatalità dell’uomo, Valjean gli ruba l’argenteria e fugge, non riuscendo a farla franca. Di fronte alle guardie, il vescovo finge di aver consegnato lui stesso l’argenteria a Valjean e gli dona pure due candelabri d’argento. Valjean, pieno di vergogna ed umiliazione verso sé stesso, decide di diventare un uomo migliore. (Wikipedia)
Genere: Musical Diretto da: Tom Hooper Interpreti: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Eddie Redmayne, Samantha Barks, Aaron Tveit, Colm Wilkinson Durata: 158 min Paese di produzione: Regno Unito Distribuito da: Universal Pictures Anno di uscita: 2012
Commento di Emanuele Renzi La musica e il canto, che accompagnano al 99% le immagini di questa opera d’arte ambientata in Francia pochi anni dopo la Rivoluzione, raccontano a tratti delicatamente e a tratti drammaticamente le psicologie dei personaggi, le sofferenze e i desideri di combattere contro la povertà e la miseria dilagante. Ma prima di raccontare la storia di un popolo, il film tratta di un uomo, Jean Valjean, che sconvolto dall’amore di Dio giuntogli dal perdono di un vescovo al quale aveva rubato l’argenteria, fa della carità e dell’aiuto fraterno il suo grido di battaglia quotidiano. Un film davvero grande, profondo, ripieno di spirito cristiano e di preghiera. Adatto veramente a tutti, dai giovani agli adulti, dai credenti ai fratelli lontani dall’amore del Signore. Una pellicola capace di scaldare anche i cuori più freddi. Perderselo è un rischio che non vi conviene correre. 😉
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